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Archivio per Marzo, 2012

La Battaglia di Anghiari: ok. Ma poi?


Supponiamo che veramente, sotto l’opera del Vasari “La battaglia di Scannagallo, sia nascosto il (presunto) capolavoro di Leonardo. Ipotizziamo che la parete del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze nasconda realmente la mitica “Battaglia di Anghiari” dipinta dal genio di Vinci. Immaginiamo, proviamo a crederci, scommettiamo su uno dei più grandi misteri della storia dell’arte.

Ma se fosse così, che cosa potremmo fare poi? Stacchiamo magicamente l’affresco del Vasari e lo ricomponiamo con un tocco di prestigio – tassello per tassello – in un altro luogo, su un’altra parete o, magari, su un pavimento? Ci liberiamo di questo “ostacolo” alla visione dell’opera di Leonardo così come se mettessimo da parte un vecchio poster o un’immagine ingiallita?

Non nego che la vicenda mediaticamente sia rilevante, ricca di spunti narrativi e fascinosi. Non disconosco neanche un certo voyerismo pseudoscientifico alla “Voyager”, per intendersi, o il piacere di sentirsi piccoli Sherlock Holmes della ricerca scientifica.

Ma è il principio in sè che ispira questa operazione che mi lascia perplesso: l’eccessiva spettacolarizzazione, le aspettative troppo radicalizzate sui possibili esiti della ricerca, la mancanza di un obiettivo chiaro e pragmaticamente raggiungibile. Ripeto: anche se trovassimo l’affresco di Leonardo come faremmo poi a vederlo e ammirarlo?

E ancora: è possibile che il Vasari  – che nutriva un rispetto infinito per Leonardo da Vinci – possa aver coperto una sua opera, il suo capolavoro anche nel caso in cui fosse stato danneggiato, come si dice, per un incendio?

Dubbi e ancora dubbi. Aspettiamo i nuovi risultati della ricerca e intanto dimentichiamoci di tutti gli altri capolavori artistici del nostro Paese lasciati al loro terribile destino. Per loro non ci sono sponsor o mecenati.